AIDAP interviene sulle modifiche alla Legge sulle Aree Protette
L'Associazione invita le forze politiche ad eliminare dal testo in esame alcune gravi proposte
8 marzo 2014
L'Associazione invita le forze politiche ad eliminare dal testo in esame alcune gravi proposte
Che la Commissione Ambiente del Senato abbia predisposto un unico disegno di legge per le modifiche alla 394/91 è certamente una buona notizia, se non altro per rendere più facile la lettura della proposta e rendere il dibattito più chiaro.
Molto meno buona è invece la notizia che in tale testo unificato siano restate delle assurde previsioni ed in particolare quella inerente le royalties su opere impattanti ed ancora da realizzare nelle aree protette. Una tale proposta, così provocatoria ed assurda da non avere nessuna possibilità di essere definitivamente approvata, poteva diventare certamente accettabile qualora riservata alle opere già realizzate nei Parchi (come da noi proposto assieme a Federparchi), così da non poter indurre nemmeno ipoteticamente i Parchi ad autorizzare interventi impattanti solo per potersi finanziare.
AIDAP conferma inoltre la propria contrarietà all'inserimento nei consigli direttivi delle rappresentanze delle associazioni agricole. Si tratta infatti di portatori di interessi certo legittimi ma assolutamente di parte e non generali, proprio in un momento in cui le aree protette hanno urgente bisogno di elevare il livello gestionale e politico, troppo spesso ridotto a piccoli interessi locali anzichè incentrato sulle politiche, conservative ma anche di sviluppo durevole, nazionali ed internazionali. Le recenti vergognose campagne contro i predatori promosse dalle Associazioni agricole, mai smentite adeguatamente ed anzi reiterate dopo le polemiche, hanno manifestato pubblicamente la necessità che queste associazioni effettuino un percorso di crescita culturale prima di poter reclamare un qualsiasi credibile ruolo nella gestione sostenibile del territorio.
Nel testo in discussione vi sono però certamente numerosi elementi migliorativi rispetto alle versioni dei mesi scorsi e su tale aspetto AIDAP si compiace che il proficuo lavoro di concertazione portato avanti con Federparchi abbia portato i suoi primi frutti. Il nuovo testo recepisce infatti numerose proposte concordate con la Federazione, ad esempio in materia di sanzioni (che vengono finalmente adeguate dando un contributo determinante a chi fa gestione sul terreno giorno per giorno), ma anche di procedure per il rilascio dei Nulla Osta (su tale aspetto le Associazioni ambientaliste hanno preso una svista, lamentando l'introduzione del silenzio assenso che invece è stato praticamente rimosso proprio grazie ad una proposta di AIDAP concertata con Federparchi). Anche l'allarme delle Associazioni ambientaliste sul ruolo dei Comuni nell'approvazione dei Piani per i Parchi appare assolutamente ingiustificato, trattandosi di norma presente fin dalle origini della Legge 394/91 e relativa solo alle zone di sviluppo dei Parchi.
Migliorative, quantomeno rispetto alle versioni precedenti, anche le proposte di modifica alle norme sulla gestione faunistica delle specie in sovrannumero, tema sul quale è opportuno fare valutazioni tecniche ed oneste tra esperti del settore, non essendo più tempo di analisi superficiali che si soffermano spesso su elementi di principio quando poi da molti anni nei Parchi sta accadendo troppo spesso un pò di tutto, anche con la legislazione attualmente vigente.
Infine, sul delicato tema delle nomine dei Direttori dei Parchi, AIDAP non può non apprezzare le notevoli migliorie introdotte rispetto alle versioni discusse in Senato negli ultimi anni. L'Associazione avrebbe certamente auspicato formulazioni ancora diverse ( e l'ha ripetuto più volte) ma adesso appare importante che alla procedura individuata, inspirata alla massima trasparenza ed ai principi di competenza e professionalità, sia accompagnata una reale politica di tutti gli amministratori, affinchè non si ripetano mai più, a prescindere dal dettato normativo, nomine clientelari e politicizzate. Su tale aspetto AIDAP manterrà alta la guardia non esitando a denunciare pubblicamente i casi di mancato rispetto dei requisiti.
AIDAP auspica dunque che il positivo frutto della concertazione con Federparchi sia accresciuto con ulteriori accordi ed attività, sia relativamente agli aggiustamenti ancora necessari alla proposta legislativa, sia per l'introduzione urgente di importanti misure semplificative che abbattano il carico burocratico che grava sulla quotidiana attività di tutti gli Enti Parco. Su questo e su altri aspetti il lavoro da fare con Federparchi e Ministero è lungo ma il percorso è tracciato.
AIDAP chiede dunque, anche attraverso Federparchi, che il Senato ed il Governo dimostrino adesso al Paese di avere davvero a cuore il sistema delle aree protette italiane, producendo norme e leggi che rendano l'Italia orgogliosa di avere un patrimonio naturale di primaria rilevanza internazionale, senza svenderlo per qualche percentile di autofinanziamento.