MODIFICHE OCCASIONALI ALLA 394? NO GRAZIE!
Dietro lo schermo delle semplificazioni in materia di Zone Economiche Ambientali si nascondono le solite modifiche occasionali alla legge 394/91
4 agosto 2020
Sapevamo che era allo studio da mesi un Disergno di legge dal nome molto ambizioso di Green new deal e transizione ecologica del Paese, dove ci era stato detto che avrebbero trovato posto alcune importanti modifiche alla legge 394/91, frutto di un lungo confronto tra i soggetti interessati e il MInistero dell'ambiente e del lavoro svolto negli ultimi dieci anni dal Parlamento, invece ci siamo trovati di fronte all'articolo 55 del DL semplificazioni, che contiene alcune occasionali modifiche alla 394, che semplificano poco e non rispondono ad alcuna delle tante criticità del mondo dei parchi, che richiederebbbero un intervento urgente da parte delle Istituzioni. Ci riferiamo alle piante organiche, al caos della legislazione regionale, alla parificazione delle Aree marine protette ai parchi nazionali e potremmo proseguire a lungo. Tra alcune innovazioni accettabili e altre irrilevanti, in particolare, nell'articolo 55 del DL Semplificazioni c'è una disposizione iinutile, illogica ma soprattutto poco coerente col tema delle semplificazioni: quella che introduce la scadenza quinquennale dell'iscrizione all'Albo dei Direttori di parco, quindi con un notevole appesantimento burocratico nella gestione dell'Albo stesso, costituito dalla necessità per tutti gli iscritti di rinnovare l'iscrizione periodicamente. Non serebbe neanche così assurda, salvo il consistente aumento della durata delle procedure per il rinnovo periodico dell'albo, se tale disposizione fosse coerente con la disposizione che prevede l'emanazione dei bando per l'iscrizione all'albo ogni due anni e soprattutto con la prassi che ha portato all'apertura dell'albo solo quattro volte negli ultimi 25 anni! cosa dovrà fare un iscritto alla scadenza dei cinque anni se non avrà la possibilità di rinnovare l'iscrizione subito dopo? e se la pubblicazione del bando dovesse tardare, com'è sempre successo fino ad ora, come potrà veder riconosciuto il suo diritto a prtecipare all'avviso di qualche Ente parco che dovesse nel frattempo essere pubblicato? Ci auguriamo che si intervenga in Parlamento per eliminare tale inspiegabile modifica.
Pierluigi Capone Presidente AIDAP